PIERO LUCIANI
Vive e lavora a Civitavecchia: attivo dal 1983, ha partecipato a diverse mostre in Italia e all’estero.
Nel 1987 forma il gruppo De Bild di Mapizar con artisti di spicco, con i quali organizza una serie di mostre itineranti. In seguito collabora con il gruppo dei “piombinesi”, e collabora con Cesare Pietroiusti nell’ambito della XII quadriennale di Roma (1996, “Ultime Generazioni”, Palazzo delle Esposizioni e Ala Mazzoniana della Stazione Termini).
E’ un pittore? Non proprio. Uno scultore? Non esattamente.
E’ un artista i cui lavori si situano in uno spazio soprastante le comuni categorie: portano a una interpretazione semiotica della realtà.
I “segni” materialmente presenti nelle sue eleganti tavole trasmettono significati e raccontano una o tante storie: minuziosamente catalogano recuperi e sedimenti, composte linee di simboli parlano un linguaggio antico ma singolarmente intuibile e attuale, e oggetti trasformati dal vissuto si dispongono come un alfabeto runico, a creare il loro raffinato racconto.
La composizione di frammenti e oggetti avviene, da parte dell’autore, con la minor intromissione possibile nella loro originale omogeneità: misteriosamente, ogni segno riportato sulla tavola si lega al successivo spontaneamente. Il risultato è sorprendente.
OPERE